Sempre più, in particolare in Italia, il tema dell’anticontraffazione è di massima attualità: tanti dei prodotti made in italy vengono imitati o spacciati per tali da ogni parte del mondo per approfittare dell’immagine, estremamente di alta qualità, delle nostre produzioni locali per creare business.
Nelle ricerche che sono state fatte negli ultimi anni sono stati stimati qualcosa come 60 miliardi di € di imitazioni del made in italy, di cui circa 6 miliardi di merce contraffatta e di 54 miliardi di prodotti che ispirano un origine italiana solo nell’ambito alimentare! (fonte Federconsumatori)
Un valore pari al doppio di quello che realmente noi esportiamo come prodotti realmente made in italy nell’agroalimentare in tutto il mondo. Se aggiungiamo a questo la moda (altri 4,5 miliardi di €) e tutto il resto del made in italy di qualità ci rendiamo conto di quanto “fatturato” viene sottratto all’Italia dalle contraffazioni o imitazioni.
Da considerare che a livello mondiale, per cui non solo prodotti italiani, si parla di più di 500 miliardi in € di merci contraffatte; di conseguenza l’argomento dell’anticontraffazione è assolutamente attuale.
Tantissimi di questi prodotti hanno una confezione o un’etichetta e questi sono sicuramente degli elementi che possono essere utilizzati in quest’ambito per cercare di controbattere questa brutta abitudine mondiale. Qui di seguito alcuni esempi di com’è oggi possibile rendere visibile e difficilmente imitabile uno stampato.
All’apparenza quella che vediamo sembra una confezione come tante altre, ma analizziamone alcuni dettagli:
Guardando attentamente scopriamo una serie di elementi inseriti nella grafica che la rendono difficilmente o addirittura impossibile da riprodurre: ad esempio, gli aeroplanini nell’ultima immagine sembrano uguali ma cambiano sequenza e inclinazione continuamente. Senza strumenti adeguati queste cose sono impossibili da realizzare o richiederebbero talmente tanto tempo che non varrebbe più la pena di “copiare” il prodotto. Il segreto è tutto qui, cioè quello di poter realizzare tutto questo in maniera semplice per renderlo facile da fare ma difficile da riprodurre, e di conseguenza anche facile da riprogettare per poterlo cambiare frequentemente contrastando così qualsiasi proposito d’imitazione. Alcuni esempi di elementi utilizzabili:
Esistono ovviamente sul mercato svariate soluzioni dedicate per fare tutto questo con costi abbastanza importanti – per cui non alla portata di tutti. Poter invece rimanere nello standard dei software aggiungendo ciò che serve per renderli adatti allo scopo è una soluzione molto più semplice; uno perché già si conosce l’utilizzo del software di base, come ad esempio Adobe Illustrator, due perché dei plug-in o degli add-on ad un programma già esistente hanno un impatto economico più contenuto.
Tra le varie soluzioni sul mercato, vale sicuramente la pena di prendere in considerazione Arziro di Agfa, nato sia per piattaforma PC che Mac ed appunto formato da una serie di plug-in per Adobe Illustrator.
Alcune possibili applicazioni?
Progettazione e produzione di confezioni, etichette, biglietti, coupon, marche da bollo, francobolli, badge aziendali, materiale bancario o documenti generici come certificati o diplomi.
Contattate Agfa e visitate www.agfagraphics.com/arziro
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