È stata una ITMA da record quella che si è chiusa la scorsa settimana a Milano. Con 1691 espositori da 46 Paesi e 123 mila visitatori da 147 Paesi, la diciassettesima edizione della principale manifestazione fieristica a livello internazionale dedicata alle tecnologie integrate per l’industria tessile ha superato ogni aspettativa, affermandosi come la più grande di tutti i tempi. Secondo CEMATEX (European Committee of Textile Machinery Manufacturers) – proprietario e organizzatore di ITMA e ITMA Asia – ITMA 2015 ha registrato un incremento generale del 20% rispetto all’ultima edizione, tenutasi a Barcellona nel 2011.
Sul fronte degli espositori, sono stati 11 i padiglioni occupati per una superficie espositiva di 108 mila metri quadrati: l'Italia è stato il Paese col maggior spazio espositivo (oltre 32 mila metri quadrati), seguito da Germania, Svizzera e Spagna. Sul fronte dei visitatori, oltre a una significativa partecipazione italiana – con il 18% dell’affluenza, l’evento ha registrato un pubblico internazionale con numerosi partecipanti da India (9%), Turchia (8%), Germania (7%) e, ancora, Francia, Stati Uniti, Iran, Brasile, Pakistan, Spagna.
Filo conduttore di ITMA 2015 è stata l’innovazione tecnologica in ogni fase del ciclo produttivo tessile unita alla sostenibilità ambientale. Una delle principali novità di questa edizione, la presenza – per la prima volta nella storia della fiera – di un padiglione interamente dedicato alla stampa tessile digitale: nella hall 18, tanti costruttori di macchine tessili italiani e numerosi vendor digitali del settore delle arti grafiche hanno presentato le soluzioni più all’avanguardia sviluppate per il digital textile. Proprio in questo contesto sono emerse le tematiche al centro del dibattito tecnologico dell’industria tessile digitale, quali il confronto tra sistemi single pass e sistemi scanning o lo sviluppo degli inchiostri, in particolare di quelli a pigmento.
Sotto ai riflettori dell’industria tessile mondiale, i sistemi di stampa single pass di ultima generazione, destinati a consentire la produzione in digitale di volumi più elevati di tessuto. Oltre alla prima stampante single pass lanciata sul mercato – la MS Lario di MS Printing Solutions, la cui evoluzione ha attratto l’attenzione e gli investimenti di diversi player tessili internazionali, sul palcoscenico di ITMA 2015 sono stati presentati altri tre sistemi di questo tipo: Nassenger SP-1, la single pass – dotata di tecnologia proprietaria – di Konica Minolta che, a un anno di distanza dall’acquisizione dell’italiana Verga IT ha inaugurato il nuovo centro demo – Konica Minolta IJ Textile Europe Demonstration and Training Centre – confermando il proprio focus sul textile; SPGPrints Pike, stampante a passaggio singolo con teste di stampa Fujifilm Samba che combina qualità di stampa e produttività; VEGAone, il sistema single pass della cinese Atexco.
Laddove la tecnologia single pass continua ad attrarre l’attenzione dei player del settore tessile, i sistemi di stampa scanning rimangono il punto di riferimento per chi cerca qualità e flessibilità produttiva. Su questo fronte, ITMA 2015 ha ospitato il lancio di Monna Lisa Vinci e Monna Lisa Evo Tre, le evoluzioni di Monna Lisa, la prima stampante digitale tessile sviluppata nel 2003 da Epson, For.Tex e F.lli Robustelli. Entrambe dotate di tecnologia di stampa Epson Precision Core e di un massimo di 12 colori, le due nuove soluzioni offrono prestazioni migliorate in termini di qualità, velocità e affidabilità. Konica Minolta propone un portfolio articolato con i due sistemi di stampa scanning Nassenger 10 e Nassenger 8 – rispettivamente ad alta e media velocità di produzione – in grado di soddisfare le diverse esigenze degli stampatori tessili, da chi necessita di un sistema digitale ad alta produttività a chi preferisce optare per un sistema entry-level.
Un’altra interessante novità per il digital textile è arrivata da Durst: si tratta della nuova Serie Alpha, i sistemi di stampa inkjet super multipass di ultima generazione per la decorazione digitale di tessuti per l’abbigliamento e l’home textile, studiata per offrire efficienza, economicità e affidabilità in produzione.
Alla sua prima partecipazione a un evento fieristico, la nuova compagine aziendale EFI Reggiani – nata dall’acquisizione dell’italiana Reggiani da parte dell’americana EFI – ha presentato la nuova stampante ReNOIR NEXT, un sistema di produzione entry level versatile, in grado di stampare su tessuti e carta usando la stessa serie di inchiostri.
Tra gli stand costantemente affollati, quello di Mimaki che ha presentato TX300P-1800, il nuovo sistema di stampa inkjet a otto colori direct-to-textile che permette di scegliere tra inchiostri sublimatici, dispersi, pigmentati tessili, reattivi e acidi per soddisfare una vasta gamma di applicazioni e che, grazie a una maggiore distanza tra le testine di stampa e il supporto, consente una maggiore flessibilità nella gestione dei tessuti. Con i nuovi inchiostri TP400, Mimaki è altresì entrata nel vivo del dibattito sugli inchiostri a pigmento per la stampa digitale. Questa tipologia di inchiostri dalla portata ecosostenibile – molto utilizzata nella stampa tessile tradizionale – è attualmente in una fase di sviluppo sul fronte del digital textile.
Tra le più innovative proposte in questo ambito emerse a ITMA 2015, Digistar K-Choice di Kiian Digital, inchiostri a pigmento studiati per la stampa diretta con teste di stampa Kyocera, Pro-JET TX di Fujifilm Imaging Colorants eVelvet Jet, gli inchiostri a base acqua di Bordeaux. Inoltre, alcune delle soluzioni di stampa in mostra durante lo show sono già disponibili con inchiostri a pigmento: la stampante Alpha Durst 330 dispone degli inchiostri a pigmento Alpha Ink P utilizzabili su diverse tipologie di tessuti; la serie MTP della giapponese Miyakoshi, rappresentata in Italia da Fenix DG, utilizza –oltre a inchiostri reattivi, acidi e dispersivi – anche quelli a pigmento; la soluzione stand-alone industriale Kornit Allegro dotata di tecnologia NeoPigment, e la MS JPK Evo di MS Printing.
Ultima tecnologia ad avere fatto la propria comparsa sul panorama produttivo dell’industria tessile – con un valore attualmente pari al 2-3% rispetto alla produzione complessiva del comparto – la stampa digitale ha compiuto negli ultimi quindici anni passi da gigante: ITMA 2015 ne ha dimostrato il potenziale ed è proprio intorno alle future prospettive di sviluppo in questo ambito tecnologico di questa tecnologia che si concentra l’attenzione della filiera.
La gallery fotografica dell'evento è disponibile a questo link.
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